In Giappone un normale pasto non è costituito da piatti diversi tra loro come avviene da noi, per cui non dobbiamo aspettarci un “primo” o un “secondo”. Vale lo stesso discorso per i momenti dedicati ai singoli pasti durante la giornata. In genere si fa una piccola colazione al mattino, piuttosto sul presto, spesso a base di riso e pesce, anche se negli ultimi anni viene spesso adottata la tradizione occidentale con caffé e brioche.
Verso le 12 si consuma poi il pranzo, nella maggior parte dei casi fuori casi per impegni di lavoro. Anch’esso è a base di riso, pesce o carne e verdura. Verso serA viene infine consumata una leggera cena, generalmente in casa.
Che sia colazione pranzo o cena viene sempre data notevole importanza alla qualità del cibo e all’aspetto delle pietanze. I piatti in sé sono spesso sono molto semplici, privi di spezie o altri condimenti, ma sono allo stesso tempo molto curati nel dettaglio, in particolare per quanto riguarda l’aspetto estetico.
Leggermente diverse rispetto alla concezione europea, sono anche le usanze e le buone maniere da tenere a tavola. Al di là del fatto che attenendosi alle semplici norme della buona educazione, è molto improbabile incappare in brutte figure e che ogni giapponese non ha mai la pretesa che uno straniero conosca alla perfezione il galateo nostrano, possiamo evidenziare alcune situazioni nelle quali il comportamento preferito può notevolmente differire dal nostro modo comune d’agire.
Eccovi alcuni esempi:
è vivamente sconsigliato “piantare” le bacchette nel riso in posizione verticale*.
Si deve evitare di passarsi cibo da piatto a piatto utilizzando le bacchette.
Generalmente ci si deve offrire di pagare il pranzo, pratica che viene ritenuta un vero e proprio onore.
La nostra abitudine di pagare “alla romana” è scarsamente seguita se non tra i più giovani.
Al contrario ci sono alcuni comportamenti che sono disdicevoli da noi ma assolutamente normali in Giappone, come l’abitudine di sollevare la scodella del brodo per poterlo bere, o mangiare i tagliolini succhiandoli rumorosamente.
Le bevande hanno una rilevanza particolare in Giappone, sia alcoliche che non. La maggior parte della popolazione nipponica adulta, sia maschile che femminile, beve alcoolici, che sono facilmente reperibili nei negozi locali e nei distributori automatici che si trovano un po’ ovunque. Trovarsi con amici e colleghi in un locale dopo l’orario di lavoro per bere insieme qualcosa è una pratica di socializzazione molto comune e positiva. Lo stesso discorso vale anche per bevande analcooliche come tè e caffè.
* in Giappone le bacchette di riso poste verticalmente sono utilizzate quando si vuole offrire del cibo ai defunti in segno di preghiera.